La Sardegna laboratorio della nuova finanza pubblico-privata: ANFIR al convegno SFIRS “La finanza trasforma il territorio”

ANFIR al convegno SFIRS Sardegna

Oltre duecento tra imprenditori, rappresentanti istituzionali, operatori finanziari, professionisti ed esperti dell’innovazione si sono riuniti al T Hotel di Cagliari per il convegno “La finanza trasforma il territorio”, organizzato dalla SFIRS – Società finanziaria della Regione Sardegna, il 27 novembre a Cagliari.

Una giornata intensa di confronto, che ha riunito il sistema nazionale delle finanziarie regionali e i principali protagonisti della finanza complementare, con l’obiettivo di costruire una nuova visione della finanza pubblica al servizio dello sviluppo dei territori.

Una Sardegna che si candida a modello nazionale

Fin dall’apertura dei lavori, il quadro tracciato dagli interventi istituzionali ha evidenziato un punto chiave: la Sardegna può diventare un laboratorio nazionale della nuova finanza pubblico-privata.

Una finanza capace di combinare strumenti tradizionali e soluzioni innovative, accelerare investimenti, sostenere le imprese e accompagnare i processi di trasformazione economica e sociale.

Comandini: “Imprese troppo piccole: servono aggregazioni e infrastrutture”

Il Presidente del Consiglio regionale Gianfranco Comandini ha sottolineato come buona politica e buona finanza debbano procedere insieme. La sfida, oggi, è la velocità dei cambiamenti: servono investimenti strategici, aggregazioni tra imprese e una modernizzazione dell’apparato amministrativo regionale per non rallentare lo sviluppo.

Meloni: “La finanza complementare è strategica, SFIRS diventi partner di sviluppo”

L’Assessore alla Programmazione Giuseppe Meloni ha delineato i tre pilastri della nuova visione regionale:

Modernizzare la finanza pubblica con strumenti rapidi, digitali e valutativi.

Rimettere la finanza complementare al centro, come leva che affianca credito bancario, fondi UE e investitori privati.

Trasformare la SFIRS da semplice erogatrice di contributi a struttura di sviluppo, parte attiva dell’ecosistema imprenditoriale.

Una visione che mira a creare un sistema capace di attrarre e trattenere investimenti, affrontare le fragilità demografiche e sostenere chi fa impresa sul territorio.

Barbieri: “La finanza alternativa è necessaria. Mettiamo l’impresa al centro”

Il Presidente SFIRS e componente del comitato direttivo Anfir, Riccardo Barbieri ha illustrato il nuovo corso dell’ente: da modello amministrativo a piattaforma strategica e di prossimità.

Il focus: strumenti a leva, rotativi, tecnofinanza e ascolto dei bisogni delle imprese.

Tra le priorità 2026: potenziamento dei sistemi informativi, nuova sede a Sassari, rafforzamento della comunicazione e lancio definitivo del programma Sardinia Fintech, destinato a mobilitare investimenti multipli rispetto alle risorse pubbliche.

Il contributo di ANFIR: la voce delle finanziarie regionali

Il Presidente Michele Vietti, intervenuto in rappresentanza di ANFIR – Associazione Nazionale delle Finanziarie Regionali, ha ribadito la natura unica delle finanziarie partecipate dalle regioni:

“Le finanziarie regionali sono investitori non speculativi, radicati nei territori, capaci di accompagnare le imprese con strumenti innovativi e di prossimità. Svolgiamo un ruolo istituzionale, ma guardiamo con decisione all’innovazione finanziaria. Possiamo sperimentare soluzioni nuove, senza la pressione della finanza speculativa, e costruire strumenti più vicini alle esigenze delle PMI.”

Un messaggio che ha trovato piena sintonia con la visione emersa durante il convegno: un sistema di sviluppo moderno richiede attori istituzionali che sappiano innovare, valutare, modellare soluzioni nuove e generare impatti misurabili.

Il ruolo della finanza alternativa nei territori in transizione

Tra i temi più significativi della giornata, ampia attenzione è stata dedicata alla finanza alternativa e al suo impatto nei contesti di transizione.

L’intervento della Direttrice del CRP Elisabetta Neroni ha fatto emergere un caso emblematico: il programma europeo Just Transition Fund per il Sulcis Iglesiente, già operativo e basato su strumenti combinati pubblico-privati.

Un esempio concreto di come minibond, fondi rotativi, private equity, basket bond e strumenti market-based possano diventare leve per sostenere territori complessi e accelerare la diversificazione economica.

Prospettive nazionali ed europee

Gli interventi di Antonio Nicita, Francesco Minotti (MCC), MArio Mustilli (Sviluppo Campania), Mattia Michele Sisto (FinAosta) e Marta Testi (ELITE – Euronext) hanno introdotto una visione ampia: l’Italia ha un forte potenziale inespressso, ma servono strumenti più integrati, debito comune europeo, piattaforme di valutazione come RISE, ecosistemi di mercato territoriali e una maggiore diffusione della finanza complementare tra le PMI.

Una nuova filiera della finanza per lo sviluppo

Il convegno ha lasciato un messaggio chiaro: la Sardegna sta costruendo una nuova filiera della finanza per lo sviluppo, capace di generare effetto leva sulle risorse pubbliche, evitare dispersione finanziaria, aggregare attori pubblici e privati, mobilitare investimenti in tempi rapidi, sostenere le imprese con strumenti moderni, scalabili e mirati.

Il percorso è tracciato: ora la sfida sarà trasformare questo grande patrimonio di idee, strumenti e competenze in progetti concreti per territori più competitivi, sostenibili e attrattivi.

ANFIR continuerà a sostenere e coordinare il lavoro delle finanziarie regionali, favorendo il dialogo tra istituzioni, imprese e sistema finanziario, per una finanza che cresce insieme ai territori.