ANFIR a Palermo: il ruolo centrale delle finanziarie regionali nella ripresa economica, il caso Irfis e la crescita della Sicilia

In un contesto internazionale segnato da forti incertezze economiche e geopolitiche, le finanziarie regionali tornano protagoniste delle politiche di sviluppo locale. Questo il messaggio emerso con chiarezza durante il convegno nazionale ANFIR tenutosi il 9 maggio a Palermo, che ha riunito autorità regionali, rappresentanti del mondo produttivo e i vertici delle finanziarie pubbliche territoriali.

Il caso della Regione Siciliana e di Irfis FinSicilia S.p.A., soggetto in house della Regione, è emblematico di un modello di governance integrata e di utilizzo efficace delle risorse pubbliche. A illustrarlo, la presidente di Irfis, Iolanda Riolo, che ha ribadito:

«Irfis è oggi la leva tecnica della Regione, lo strumento attraverso cui si concretizzano le linee strategiche tracciate dal governo: supporto allo sviluppo delle imprese, inclusione sociale, competitività del sistema Sicilia».

Il sostegno pubblico all’economia torna centrale

A intervenire sui temi generali del ruolo pubblico è stato il presidente di ANFIR, Michele Vietti, che ha sottolineato:

«Le incertezze relative alla situazione nazionale e internazionale hanno riportato d’attualità il tema del sostegno pubblico all’economia. Le finanziarie regionali sono un canale strategico per l’utilizzo dei fondi europei 2021–2027 e per il sostegno all’intero ecosistema delle PMI».

Le finanziarie regionali – ha aggiunto Vietti – accompagnano l’impresa insieme al sistema bancario o, laddove necessario, ne rappresentano un’alternativa concreta. Questo vale in particolare per il supporto alle start-up, alle imprese innovative e alle famiglie in difficoltà.

I numeri dell’intervento di Irfis

A partire dal 2020, Irfis ha gestito oltre 1 miliardo di euro di fondi pubblici per conto della Regione Siciliana:

  • 916 milioni di euro a favore di oltre 27.000 imprese
  • 119 milioni di euro per il sostegno a oltre 45.000 famiglie

Le fonti di finanziamento sono miste: il 63% proviene da fondi extraregionali, il 29% dal Fondo Sicilia e l’8% da fondi regionali diretti, segno di un’efficace integrazione tra risorse comunitarie, nazionali e locali.

Le misure già attive

Tra i principali strumenti già operativi:

  • Ripresa Sicilia (180 mln €): a supporto degli investimenti delle PMI (oltre 130 progetti già avviati)
  • Fare Impresa in Sicilia (53 mln €): per la nascita di nuove imprese (oltre 1.000 domande presentate)
  • Caro mutui prima casa (50 mln €): misura completamente utilizzata da 30.000 famiglie
  • Contributo di solidarietà (30 mln €): 86.000 richieste da famiglie con ISEE inferiore a 5.000 euro

Le nuove iniziative per il secondo semestre 2025

In arrivo nuove azioni strategiche affidate alla gestione Irfis:

  • 135 milioni per il turismo (riqualificazione strutture ricettive)
  • 19 milioni per Basket Bond Sicilia, a favore della patrimonializzazione delle PMI
  • 15 milioni annui per il credito al consumo destinati alle famiglie meno abbienti, con piattaforma operativa dal 15 maggio

Un modello di governance pubblico-privato

«La Regione Siciliana ha scelto una governance integrata, in cui Irfis è il soggetto attuatore privilegiato», ha spiegato Riolo.
«Traduciamo la programmazione politica in risultati concreti, misurabili, in tempi certi e con la massima trasparenza».

Nel 2024 Irfis ha chiuso il bilancio con:

  • 3,7 milioni di utile netto
  • 23,5 milioni di euro di fatturato
  • Potenziamento dell’organico fino a 73 unità entro fine anno, con una quota femminile pari al 40%

Il convegno ANFIR di Palermo ha confermato l’importanza delle finanziarie regionali come strumento fondamentale per la resilienza e lo sviluppo dei territori, e ha rilanciato il ruolo di Irfis come leva strategica della Regione Siciliana.